Armida e Rinaldo alla corte di Vienna
La sinfonia e due ampie arie dell'opera, registrate in prima esecuzione assoluta e disponibili nel compact-disc allegato alla rivista Amadeus di questo febbraio, confermano la statura notevolissima del compositore, nato a Bitonto nel 1727, attivo nelle massime capitali europee della musica, da San Pietroburgo a Vienna. Non soltanto un artista che annusa il gusto del tempo, ma un protagonista di quella riforma dei modi e della natura stessa del melodramma che siamo soliti attribuire quasi esclusivamente a Gluck. La recente registrazione de L'Antigona, ad opera del complesso francese dei Talents Lyriques, era già un segnale preciso di attenzione verso Traetta. Qui, basta l'attacco della Sinfonia, il pulsare del fraseggio, l'uso intenzionalmente dialettico nei contrasti tra i piani e i forte, la densità della scrittura per entrare in un clima espressivo figlio di quei fermenti drammatici che troveranno una sintesi in Gluck e nelLo Sturm und Drang. Anna Bonitatibus (Rinaldo) e Cinzia Forte (Armida) sono interpreti eccellenti nel tornire la parola, nello svettare di un'agilità vocale ancora più preziosa perché non gratuita.
Esegue l'ensemble Cosarara, Camerlingo ben interpreta sia il vigore sia le delizie strumentali (l’aria di Rinaldo è un capolavoro) di una partitura che si vorrebbe realizzata per intero. Completa il cd La foresta incantata, pantomima di Francesco Geminiani desunta sempre dalla Liberata. Coeva di Armida, sopraffina, però distante anni luce dallo splendore di Traetta.
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